Recensione LA TORRE DELL'ALBA di Sarah J. Maas

 Salve lettori, oggi vi parlo de La torre dell’alba, il sesto libro della serie Throne of glass di Sarah J.Maas. ancora una volta la Maas ci regala una storia dinamica e coinvolgente che non ci lascia andare fino all’ultima pagina. Andiamo a vedere.

Titolo: La torre dell'alba (Throne of glass #6)
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2020
Editore: Mondadori
Autrice: Sarah J. Maas
Pagine: 672
Trama
Chaol Westfall e Nesryn Faliq sono giunti nella sfolgorante città di Antica per stringere un'alleanza con il khagan del Continente meridionale: le sue possenti armate sono l'ultima speranza per l'Erilea. Ma questo non è il loro unico scopo: nella famosa Torre Cesme cercheranno una guaritrice che possa far tornare Chaol a camminare. Una come Yrene Towers, sopravvissuta agli orrori delle persecuzioni di Adarlan contro chi, come la sua famiglia, usava la magia per curare. Yrene non ha alcun desiderio di aiutare il giovane un tempo nemico. Tuttavia ha giurato di assistere chi ha bisogno, e onorerà la sua promessa. Stretti tra gli intrighi del khaganato, Chaol, Nesryn e Yrene stanno per ottenere le risposte di cui sono in cerca. Risposte che potrebbero salvare il loro mondo. O distruggerlo.

Serie Throne of glass:
0.5 La lama dell'assassina (raccolta di novelle)
1. Il trono di ghiaccio
2. La corona di mezzanotte
3. La corona di fuoco (recensione qui)
4. Regina delle ombre (recensione qui)
5. L'impero delle tempeste (recensione qui)

6. La torre dell'alba
7. Il regno di cenere 

Recensione

Spoiler dai libri precedenti

La torre dell’alba continua le vicende della serie Thorne of glass ma lo fa su un altro fronte. Questa volta seguiamo Chaol, Nesryn e Yrene, il nuovo personaggio in scena, nel Continente Meridionale, una terra dove vive il khagan con la sua famiglia e dove la vita scorre diversamente da quella dell’altro continente, dove non esiste la schiavitù, dove le persone conducono una vita diversa, in un certo senso più libera e felice e dove la minaccia del re Valg non è ancora arrivata. Chaol e Nesryn arrivano ad Antica, la capitale, al cospetto del khagan e dei suoi sei eredi per convincerli ad inviare le loro armate in guerra contro Erawan, ma sono lì anche per trovare una guaritrice di Torre Cesme che possa far ritornare Chaol a camminare. Torre Cesme è la sede delle più eccellenti guaritrici dei mortali al mondo e qui lavora Yrene, una ragazza di Fenharrow fuggita nel continente meridionale quando gli uomini di Adarlan hanno ucciso sua madre e quelli come lei. Dopo esperienze difficili e con tanti sacrifici è arrivata alla Torre dove la Grande Guaritrice l’ha accolta con amore e dove ha studiato dimostrandosi migliore di molte altre. Il suo potere e la sua bravura le hanno permesso di aiutare tante persone e anche di poter essere considerata l’erede della Grande Guaritrice. Yrene però ha intenzione di andare via, ritornare da dove è venuta e combattere nella guerra contro il re di Adarlan che ha distrutto tutto quello che lei aveva. Prima però le viene affidato l’incarico di visitare e provare a guarire Chaol, proprio colui che è stato al servizio del re che lei odia, colui che con i suoi uomini ha contribuito a toglierle ciò che aveva. Yrene non ci pensa proprio a collaborare eppure la sua etica prevede qualcosa di diverso e alla fine decide di provare. Il primo incontro tra lei e Chaol non è dei migliori, è chiaro che i due sono propensi  a non andare d’accordo  e lei non nasconde il suo astio verso di lui e ciò che lui rappresenta. Il tempo però cambierà le cose e i due avranno modo di apprendere reciprocamente e capire che le cose non sempre sono come appaiono, che il confine tra bene e male è sottile, forse indistinguibile.  Quando però la verità di ciò che sta accadendo verrà a galla e Yrene e Chaol si metteranno alla ricerca di risposte per salvare il loro mondo, questo attirerà quella minaccia che pensavano avesse risparmiato il continente meridionale. Per qualche motivo Yrene è la preda e inizia ad essere in pericolo, così come il regno. Mentre i due cercano risposte nella biblioteca della Torre e cercano di scovare i nemici all’interno della corte, Nesryn va in cerca di risposte insieme a Sartaq, figlio e papabile erede del khagan. I due andranno presso altri popoli del regno per scoprire di più su ciò che sta accadendo, infatti strani avvenimenti stanno scuotendo altre zone del regno e forse è tutto collegato.  Il compito dei protagonisti sarà trovare le risposte che cercano, ottenere un’alleanza e agire prima che sia troppo tardi.

Ho adorato anche La torre dell’alba, ormai si è capito che Sarah J. Maas sa quello che fa quando scrive le sue storie. Una storia piena di azione, colpi di scena, dinamismo e capace di suscitare i sentimenti più vari. Ciò che mi ha colpito molto di questo sesto libro è stata l’attenzione ai personaggi e alle loro storie, il tutto calato perfettamente in uno scenario costruito ad arte e diverso da quello dei libri precedenti. Conosciamo un nuovo continente con nuove tradizioni, culture, personalità, conosciamo la vita di corte che non è affatto così cristallina come vuol apparire, così come i membri della famiglia regnante che non sono per niente innocui o chiari da decifrare. La storia ruota attorno a Yrene e Chaol con la guarigione che portano avanti e con la loro ricerca di risposte e poi attorno a Nesryn e Sartaq che formeranno quella coppia che non sapevamo di volere. Nesryn è famosa per le sue abilità con l’arco, Sartaq è il figlio del khagan, entrambi personaggi forti , pronti ad aiutare e combattere. Il loro rapporto diventerà sempre più stretto, ci farà sorridere ed emozionare. Yrene è un personaggio che ho adorato fin dal primo istante, una ragazza buona, generosa ma anche forte e che non si fa mettere i piedi in testa, determinata a raggiungere i suoi obiettivi, non si ferma davanti a nulla, se ha paura non cede alla paura, si fa forza e va avanti. I primi battibecchi tra lei e Chaol sono intriganti, creano un atmosfera pungente ma accattivante, che fa presagire già le scintille che scatteranno tra due caratteri così decisi e fermi sulle proprie posizioni. Chaol è il personaggio che più è cambiato dal primo libro ad adesso, ha vissuto così tanto che non si può nemmeno riassumere, il suo fisico ha subito un duro colpo ma anche la sua anima deve essere curata, è quella che in fondo sta soffrendo di più. La guarigione dovrà avvenire sul corpo e sull’anima ma sarà molto difficile, richiederà sudore, sangue, lacrime, richiederà sforzi, sacrifici, rabbia, dolore. Sarà un percorso di alti e bassi attraverso il quale Chaol dimostrerà tutta la sua forza e sensibilità e dovrà finalmente liberarsi dai pesi che si porta addosso. L’approfondimento psicologico di questo personaggio è incredibile dall’inizio alla fine. Sarah J.Maas compie un lavoro straordinario su di lui ed è impossibile non soffrire insieme a questo personaggio, non comprenderlo e non perdonarlo pur se ha commesso errori. Sono contenta che gli sia stato dato questo spazio così grande e indipendente dagli altri perché è un personaggio che nasconde un mondo intero e vale la pena raccontarlo. Lui e Yrene formano una coppia unica, due persone che erano destinate a ritrovarsi, due fili uniti e che finalmente si sono ritrovati, che ora devono combattere insieme la battaglia decisiva. Non solo Chaol avrà molto da imparare dal suo viaggio nel nuovo continente, dal suo percorso di guarigione e da Yrene ma anche quest’ultima grazie a lui riuscirà a conoscere di più su ciò che sta accadendo e riuscirà così a superare i suoi pregiudizi, a capire che anche dietro un uomo che ha commesso cose discutibili si cela un mondo molto diverso da quello che appare. Alla fine è inevitabile che scoppierà l’amore tra due personaggi così complessi, segnati dalla vita ma forti. 
Incredibile come i tanti pezzi di questa storia fossero sempre stati uniti e adesso vengono alla luce quei legami che non sapevamo ci fossero, quelle coincidenze straordinarie frutto di un piano più grande (che la Maas ha progettato alla grande). Nulla in questa storia è a caso, ogni particolare rimanda ad altro, ogni incontro è destinato a cambiare le sorti di qualcuno o qualcosa. Non è un caso se le strade di Yrene e Chaol si incontrano e anche in questo c’è lo zampino di qualcuno che conosciamo bene anche se ancora inconsapevole di quanto fosse grande il destino a cui si stava andando incontro e che già stava scrivendo gli eventi. Tutto è collegato, tutto accade per una ragione più grande, tutto è destinato a convergere per la battaglia decisiva che ci aspetta nell’ultimo libro. Seguire i pov di Chaol, Yrene, Nesryn, conoscere il khagan e la sua famiglia, conoscere le guaritrici della Torre e questo nuovo continente contribuiscono a farci dimenticare la realtà e a farci immergere in una storia da cui è impossibile staccarsi se non alla fine. Mille emozioni diverse, alti e bassi, colpi di scena che ci fanno rimanere col fiato sospeso, rivelazioni che ci rendono impazienti di conoscere il corso degli eventi.

La torre dell’alba è un libro coinvolgente, emozionante, travolgente, che sa alternare descrizioni dettagliate a narrazioni dinamiche, sa portarci nell’animo dei personaggi e farci sentire parte di un meraviglioso e sorprendente mondo. Throne of glass è la mia serie fantasy preferita (insieme a Shadowhunters) e si pone ad un livello non facilmente eguagliabile. Consigliatissima.

il mio voto

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