Recensione A CACCIA DEL DIAVOLO di Kerri Maniscalco

Salve lettori, oggi vi parlo di A caccia del diavolo di Kerri Maniscalco, quarto e ultimo libro della serie Stalking Jack the Ripper. Una chiusura di serie soddisfacente e commovente.

Titolo: A caccia del diavolo  (Stalking Jack the Ripper #4)
Data di pubblicazione: 10 novembre 2020
Editore: Mondadori
Autrice: Kerri Maniscalco
Pagine: 480
Trama

Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono giunti in America, una terra audace, sfrontata, brulicante di vita. Ma, proprio come la loro Londra adorata, anche la città di Chicago nasconde oscuri segreti. Quando i due si recano alla spettacolare Esposizione internazionale, scoprono una verità sconcertante: l'evento epocale è minacciato da denunce di persone scomparse e omicidi irrisolti. Audrey Rose e Thomas iniziano a indagare, per trovarsi faccia a faccia con un assassino come non ne hanno mai incontrati prima. Scoprire chi sia è una cosa, ben altra faccenda è catturarlo, soprattutto all'interno del famigerato Castello degli Orrori che ha costruito lui stesso, un covo di torture labirintico e terrificante. Riuscirà Audrey Rose, insieme al suo grande amore, a porre la parola "fine" anche a questo caso? O soccomberà, preda del più subdolo avversario che abbia mai incontrato?

Serie Stalking Jack the Ripper:
1. Sulle tracce di Jack lo Squartatore (recensione qui)
2.Alla ricerca del principe Dracula (recensione qui)
3.In fuga da Houdini (recensione qui)
3.5 La nascita del principe oscuro (contenuto alla fine del cartaceo del terzo libro)
4. A caccia del Diavolo

Recensione
spoiler dai libri precedenti

Audrey Rose e Thomas sono reduci dal viaggio sulla RMS Etruria, la nave che li ha visti coinvolti in indagini pericolose e quasi mortali. Audrey Rose sta facendo i conti con le conseguenze di quel viaggio ma intanto si rialza più forte di prima ed è pronta a conoscere l’America e a coronare il suo sogno d’amore con Thomas. A New York però il lavoro chiama per un primo strano omicidio che coinvolgerà i protagonisti in un’indagine complessa e che è stranamente collegata a Jack lo Squartatore, il loro primo caso. Mentre il loro matrimonio viene ostacolato e sembra non potersi più realizzare le indagini diventano un’occasione di fuga da chi li vuole separati, perciò i due, insieme allo zio John, partono per Chicago dove sembra essersi diretto il nuovo Squartatore. Qui è in atto l’Esposizione Universale che attira molti visitatori ma tra tecnologie nuove e affascinanti si aggira anche un assassino. Strane scomparse e omicidi si susseguono e i protagonisti dovranno ripercorrere i taccuini del fratello di Audrey Rose per ricavare quante più informazioni possibili prima che sia troppo tardi. Sarà un’avventura pericolosa, che metterà i nostri protagonisti di fronte a difficoltà lavorative ma anche più personali ed emotive. Salvare il mondo ma anche salvare il loro amore: questo ciò che i nostri protagonisti cercheranno di fare in quest’ultimo capitolo.


A caccia del diavolo unisce indagini e una storia d’amore che si è fatta ancora più forte e presente ma lo fa in modo equilibrato. Questa volta l’indagine è stata complessa, non semplice da risolvere e non è stata banale la risoluzione. Per quanto io abbia apprezzato particolarmente il terzo libro devo dire che il quarto, almeno alla fine, è riuscito a farmi trattenere il fiato come non era successo in precedenza. La storia segue un andamento a metà tra il lento e il veloce, con un alternarsi di indagini e problemi di coppia anche se questa volta le indagini influiranno ancora di più nelle faccende emotive. C’è il problema del matrimonio, un problema interno a cui far fronte e che sembra distruggere per sempre il loro sogno d’amore (ma lo scoprirete voi), c’è anche la volontà di fuggire da tutto e tutti pur di vivere questo amore ostacolato. Insomma, la coppia Cressworth questa volta si fa più presente, più intima e passionale e in tutto questo i protagonisti avranno modo di far uscire nuovi lati di sé e dovranno anche scendere a patti con loro stessi pur di realizzare i loro sogni. Thomas è sempre il cavaliere pronto a difendere la sua signora ma a lasciarle i suoi spazi anche se significa soffrire. Audrey Rose è sempre stata molto indipendente e non vuole farsi fermare nè dai problemi fisici né dalle convenzioni sociali. Davanti ad un’indagine pericolosa e spaventosa lei avrà paura ma non si tirerà indietro, anzi, vorrà fare tutto da sola perché questa volta sembra essere proprio lei il prossimo obiettivo. Quando lo zio e Thomas si troveranno in difficoltà sarà disposta a tutto pur di affrontare il nemico e avere la sua vendetta anche se alla fine dovrà decidere se diventare anche lei un mostro o essere più forte dei sentimenti di odio e di vendetta. A volte bisogna accettare che le cose vadano in modo diverso da quello che ci si aspetta, soprattutto in un periodo come quello in cui è ambientata la storia ma anche questo dovranno imparare i personaggi. Conosciamo una Chicago che cerca di insabbiare omicidi e scomparse pur di mantenere la sfavillante immagine di sè capace di attrarre i visitatori dell'Esposizione, una Chicago che non ha interesse a punire gli assassini se le vittime sono donne e perfino prostitute. Siamo pur sempre nell' Ottocento dalla mentalità ristretta e non a tutti sono concesse verità, giustizia e parità. La storia riesce ad essere interessante ma in modo cauto ma è quando si avvia alla conclusione che il nostro cuore inizia a battere più forte, il fiato viene meno e sentiamo anche noi l’adrenalina della protagonista. Il confronto tra Audrey Rose e l’assassino è ricco, dettagliato, spaventoso, pieno di suspense e mi è piaciuto molto. L’epilogo della storia poi è assolutamente commovente e ritengo sia un degno finale per questa serie e per la bellissima coppia che ne è protagonista. In questa serie c’è il mistero, ci sono atmosfere cupe, suspense, c’è il pericolo, c’è il romanticismo, c’è il lavoro di squadra, c’è la volontà di indipendenza e di attenzione in un mondo che ancora sopprime la voce di alcune persone. La serie Stalking Jack the Ripper è iniziata con dei difetti, alcuni dei quali portati avanti, eppure, nonostante mi sia sempre mancato quel qualcosa in più, ho trovato che sia migliorata progressivamente e alla fine sono soddisfatta. Finire una serie che ti ha accompagnato per un po’ in tante avventure al fianco di personaggi che sono diventati come amici è sempre triste, ti fa sentire una stretta allo stomaco e al cuore ma ahimè, tutto ha una fine e in fin dei conti è giusto così, è giusto ad un certo punto lasciare la storia e magari immaginare da soli quello che accadrà da quel momento in poi. Se cercate una serie diversa dal solito, che unisca elementi vari proponendosi in ogni libro in modo inedito e con un caso differente tratto da vicende reali allora questa serie fa per voi. Non vi lasciate scoraggiare dall’inizio, andate avanti e vedrete che andrà sempre meglio. 

il mio voto


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