Buonasera lettori e lettrici,
oggi vi parlo di Imagine me di Tahereh Mafi, sesto ed
ultimo libro della serie Shatter me. Recensione spoiler – per chi non ha letto
i precedenti- solo nelle parti in blu.
1.5 Destroy me
2. Unravel me (recensione QUI)
2.5 Fracture me
3. Ignite me (recensione qui)
4. Restore me (recensione qui)
5. Defy me (recensione qui)
5.5 Reveal me
6.Imagine me
6.5 Believe me
Recensione
Con Imagine me si
chiude la serie Shatter me, composta
da sei libri (due trilogie) e cinque novelle.
Juliette ha scoperto un passato di cui non
aveva memoria ed è riuscita a riunirsi con i suoi in un Rifugio, ma la tregua è
brevissima. Caduta di nuovo nelle mani della Restaurazione, ritornerà ad essere
una cavia, costretta a subire gli esperimenti di chi vuole fare di lei la
principale arma di una pericolosissima operazione. I suoi amici dovranno
escogitare un piano per riprenderla, ma anche prepararsi a combattere contro un
nemico che ormai semina sempre più distruzione. Un’ultima lotta disperata, l’ultima
speranza per sconfiggere una volta per tutte la Restaurazione e costruire un
nuovo mondo. Prima, però, dovranno trovare il modo per sopravvivere.
Imagine me chiude la serie Shatter me e lo fa convergendo tutti i fili di una trama che si è
fatta sempre più imprevedibile. Le rivelazioni del quinto libro hanno cambiato
tutto ciò che sapevamo su questo mondo e anche i personaggi hanno dovuto
affrontare cambiamenti importanti. La storia è riuscita a rispondere ad alcuni
interrogativi e a porne altri, ha mostrato lati inediti, sconvolgenti, anche
terribili.
Imagine me viene raccontato dal POV di Kenji e
Juliette, che mostrano le due parti in gioco, ognuna che affronta difficoltà e
si prepara all’ultimo scontro. Juliette, in mano al
nemico, si troverà a gestire una situazione critica, dovrà assecondare il
nemico – ma come e perché lo scoprirete leggendo- e
affrontare sfide e decisioni che la metteranno a dura prova. Kenji, Warner e
gli altri verranno colpiti proprio laddove credevano di essere più forti,
costretti a ulteriori sacrifici per salvare il salvabile.
Imagine me è un libro inizialmente poco
entusiasmante, perché continua la storia del quinto libro senza particolari
scossoni, poi si fa più incalzante, a seguito di un evento che sconvolge una
parte della storia e anche i lettori. Ho apprezzato alcuni espedienti usati,
anche se confermo ciò che è emerso dagli altri libri: Tahereh Mafi ha buone
idee, riesce a giocarsele bene, ma solo fino ad un certo punto, il momento in
cui fa delle scelte che poco collimano con il tipo di storia raccontata, che
spesso divagano e sempre ne abbassano il tono e il livello. Dialoghi spesso di
poco o nessuno spessore, pensieri dei personaggi continui e divaganti, talvolta
assolutamente futili. Insomma, l’equilibrio e la coerenza non sono due elementi
di questa serie.
Qui si concentra più sulla trama che sui personaggi e le loro
relazioni, lo fa scegliendo anche di togliere il POV di Warner, scelta che non
ho troppo apprezzato, non per gusto personale, quanto per dare un senso ad un
cambiamento importante che era giusto mostrare per come era vissuto dal
personaggio e non solo dal di fuori. Senza il suo POV, Warner appare come un
personaggio preso solo da sé e da Juliette- ma questo, forse, anche con il suo
POV- troppo arrabbiato per ciò che è successo, intollerante a tutti, scorbutico
come lo era solo prima di innamorarsi di Juliette. Insomma, un personaggio che
sembra quasi essere un po’ infantile nel suo comportamento e a volte
detestabile. Comprensibili le sue motivazioni ma, per me, era necessario
mostrarle dal di dentro per tollerarle meglio.
Kenji è il personaggio che ho sempre apprezzato maggiormente
e che continua a piacermi e a farmi ridere, però ritengo che l’autrice abbia
spinto agli eccessi il suo carattere spiritoso, tanto che ad un certo punto le
battute sono diventate troppe, continue e irritanti. Kenji meritava un
equilibrio maggiore, che non togliesse ciò che ci ha sempre dato- la battuta,
l’ironia, il suo modo di sdrammatizzare- ma che rispettasse anche la serietà
delle situazioni in cui è stato coinvolto. Peccato non sia stato raccontato
abbastanza del suo rapporto con un altro personaggio, rapporto di cui si erano
poste premesse importanti ma che poi non ha avuto lo sviluppo che ci si
aspettava.
Peccato anche per il personaggio di Adam, che ormai l’autrice
ha calpestato e boicottato come se fosse neanche l’ultima delle possibilità da
esplorare. Così tanto potenziale, così tanto accanimento dell’autrice nei suoi
confronti, tutto volto a screditarlo (per me, senza senso). Meritava un
percorso migliore e non quello che ha avuto solo perché doveva lasciare lo
spazio ad un altro personaggio e abbandonare forzatamente il cuore dei lettori
(non ti preoccupare Adam, nel mio ci sei rimasto anche se l’autrice ti ha reso stupido
e detestabile. Non è colpa tua).
Trovo che l’autrice abbia insistito un po’ troppo sul
racconto delle atrocità subite dai personaggi, quasi in una ossessione morbosa
per tutto ciò che di più terribile ci possa essere. Comunque ciò che è stato
raccontato pone anche spunti di riflessione e questo non è da disprezzare.
C’è l’azione, c’è anche la suspense, c’è un senso di
pericoloso costante, ma sarebbe stato opportuno approfondire alcuni aspetti e
tralasciarne altri.
Nonostante tutto, sono abbastanza soddisfatta di questo libro,
che ha cercato di chiudere come possibile le questioni aperte in precedenza,
anche se il finale è stato fin troppo frettoloso e non sembra nemmeno un finale
di serie. Leggerò anche la novella finale.
Shatter me è una serie che, alla mia prima
lettura della prima trilogia, avevo amato, poi con la rilettura e la seconda
trilogia ho capito avere un po’ di difetti. Sicuramente tante cose potevano
essere gestite diversamente ma, in fin dei conti, la storia raccontata mi è
piaciuta e, per alcune cose (ma solo alcune), avrei fatto scelte simili.
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