Recensione IMAGINE ME di Tahereh Mafi

 Buonasera lettori e lettrici, 
oggi vi parlo di Imagine me di Tahereh Mafi, sesto ed ultimo libro della serie Shatter me. Recensione spoiler – per chi non ha letto i precedenti- solo nelle parti in blu.


Titolo: Imagine me (Shatter me #6)
Autrice: Tahereh Mafi
Data di pubblicazione: 26 maggio 2022
Editore: Fanucci Editore
Pagine: 360 circa
Trama
Juliette Ferrars. Ella Sommers. Qual è la verità e qual è la menzogna? Ora che Ella sa chi è Juliette e per cosa è stata creata, le cose si sono fatte solo più complicate. Mentre lotta per capire il passato che la perseguita e guarda a un futuro più incerto che mai, il confine tra ciò che è giusto e sbagliato – tra Ella e Juliette – tende a perdere nitidezza. E con i vecchi nemici che incombono, il suo destino potrebbe non essere più sotto il suo controllo. Il giorno della resa dei conti per la Restaurazione sta arrivando, ma lei potrebbe non riuscire a scegliere da quale parte combattere.

Serie Shatter me:
1.   Shatter me/Schegge di me (recensione qui)
1.5 Destroy me
2.   
Unravel me (recensione QUI)
2.5
 Fracture me 
3.   Ignite me (recensione qui)
4. Restore me (recensione qui)
4.5 Shadow me 
5. Defy me (recensione qui)
5.5 Reveal me
6.Imagine me
6.5 Believe me

In Italia le novelle sono raccolte in due volumi, Shatter me. Le novelle Vol. 1 e Vol. 2.

Recensione

Con Imagine me si chiude la serie Shatter me, composta da sei libri (due trilogie) e cinque novelle.

Juliette ha scoperto un passato di cui non aveva memoria ed è riuscita a riunirsi con i suoi in un Rifugio, ma la tregua è brevissima. Caduta di nuovo nelle mani della Restaurazione, ritornerà ad essere una cavia, costretta a subire gli esperimenti di chi vuole fare di lei la principale arma di una pericolosissima operazione. I suoi amici dovranno escogitare un piano per riprenderla, ma anche prepararsi a combattere contro un nemico che ormai semina sempre più distruzione. Un’ultima lotta disperata, l’ultima speranza per sconfiggere una volta per tutte la Restaurazione e costruire un nuovo mondo. Prima, però, dovranno trovare il modo per sopravvivere.

Imagine me chiude la serie Shatter me e lo fa convergendo tutti i fili di una trama che si è fatta sempre più imprevedibile. Le rivelazioni del quinto libro hanno cambiato tutto ciò che sapevamo su questo mondo e anche i personaggi hanno dovuto affrontare cambiamenti importanti. La storia è riuscita a rispondere ad alcuni interrogativi e a porne altri, ha mostrato lati inediti, sconvolgenti, anche terribili.

Imagine me viene raccontato dal POV di Kenji e Juliette, che mostrano le due parti in gioco, ognuna che affronta difficoltà e si prepara all’ultimo scontro. Juliette, in mano al nemico, si troverà a gestire una situazione critica, dovrà assecondare il nemico – ma come e perché lo scoprirete leggendo- e affrontare sfide e decisioni che la metteranno a dura prova. Kenji, Warner e gli altri verranno colpiti proprio laddove credevano di essere più forti, costretti a ulteriori sacrifici per salvare il salvabile.

Imagine me è un libro inizialmente poco entusiasmante, perché continua la storia del quinto libro senza particolari scossoni, poi si fa più incalzante, a seguito di un evento che sconvolge una parte della storia e anche i lettori. Ho apprezzato alcuni espedienti usati, anche se confermo ciò che è emerso dagli altri libri: Tahereh Mafi ha buone idee, riesce a giocarsele bene, ma solo fino ad un certo punto, il momento in cui fa delle scelte che poco collimano con il tipo di storia raccontata, che spesso divagano e sempre ne abbassano il tono e il livello. Dialoghi spesso di poco o nessuno spessore, pensieri dei personaggi continui e divaganti, talvolta assolutamente futili. Insomma, l’equilibrio e la coerenza non sono due elementi di questa serie.

Qui si concentra più sulla trama che sui personaggi e le loro relazioni, lo fa scegliendo anche di togliere il POV di Warner, scelta che non ho troppo apprezzato, non per gusto personale, quanto per dare un senso ad un cambiamento importante che era giusto mostrare per come era vissuto dal personaggio e non solo dal di fuori. Senza il suo POV, Warner appare come un personaggio preso solo da sé e da Juliette- ma questo, forse, anche con il suo POV- troppo arrabbiato per ciò che è successo, intollerante a tutti, scorbutico come lo era solo prima di innamorarsi di Juliette. Insomma, un personaggio che sembra quasi essere un po’ infantile nel suo comportamento e a volte detestabile. Comprensibili le sue motivazioni ma, per me, era necessario mostrarle dal di dentro per tollerarle meglio.

Kenji è il personaggio che ho sempre apprezzato maggiormente e che continua a piacermi e a farmi ridere, però ritengo che l’autrice abbia spinto agli eccessi il suo carattere spiritoso, tanto che ad un certo punto le battute sono diventate troppe, continue e irritanti. Kenji meritava un equilibrio maggiore, che non togliesse ciò che ci ha sempre dato- la battuta, l’ironia, il suo modo di sdrammatizzare- ma che rispettasse anche la serietà delle situazioni in cui è stato coinvolto. Peccato non sia stato raccontato abbastanza del suo rapporto con un altro personaggio, rapporto di cui si erano poste premesse importanti ma che poi non ha avuto lo sviluppo che ci si aspettava.

Peccato anche per il personaggio di Adam, che ormai l’autrice ha calpestato e boicottato come se fosse neanche l’ultima delle possibilità da esplorare. Così tanto potenziale, così tanto accanimento dell’autrice nei suoi confronti, tutto volto a screditarlo (per me, senza senso). Meritava un percorso migliore e non quello che ha avuto solo perché doveva lasciare lo spazio ad un altro personaggio e abbandonare forzatamente il cuore dei lettori (non ti preoccupare Adam, nel mio ci sei rimasto anche se l’autrice ti ha reso stupido e detestabile. Non è colpa tua).

Trovo che l’autrice abbia insistito un po’ troppo sul racconto delle atrocità subite dai personaggi, quasi in una ossessione morbosa per tutto ciò che di più terribile ci possa essere. Comunque ciò che è stato raccontato pone anche spunti di riflessione e questo non è da disprezzare.

C’è l’azione, c’è anche la suspense, c’è un senso di pericoloso costante, ma sarebbe stato opportuno approfondire alcuni aspetti e tralasciarne altri.

Nonostante tutto, sono abbastanza soddisfatta di questo libro, che ha cercato di chiudere come possibile le questioni aperte in precedenza, anche se il finale è stato fin troppo frettoloso e non sembra nemmeno un finale di serie. Leggerò anche la novella finale.

Shatter me è una serie che, alla mia prima lettura della prima trilogia, avevo amato, poi con la rilettura e la seconda trilogia ho capito avere un po’ di difetti. Sicuramente tante cose potevano essere gestite diversamente ma, in fin dei conti, la storia raccontata mi è piaciuta e, per alcune cose (ma solo alcune), avrei fatto scelte simili.


il mio voto
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Ringrazio la casa editrice per avermi omaggiato della copia cartacea del romanzo.


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