Buon pomeriggio lettori e lettrici,
oggi vi parlo de La teoria della rivalità di Paola
Chiozza, l’ultimo contemporary romance dell’autrice, anche ultimo libro di
quelli sui membri della famiglia Goldsmith. È autoconclusivo, perciò può essere letto autonomamente, ma per apprezzarlo meglio consiglio di recuperare prima i precedenti. A seguire la mia recensione.
Editore: Self Publishing (Amazon)
Pagine: 364
Cosa può succedere quando la passione ribalta ogni teoria e dimostra che l’odio e la rivalità sono solo i preliminari dell’amore?
ROMANZO AUTOCONCLUSIVO
Recensione
Da quando ho chiuso La
chimica dell’amore, il precedente romanzo dei Goldsmith, non ho fatto altro
che pensare a Julian e Nova. Ancora di più dopo aver terminato la novella, La matematica del cuore, che su questi
due personaggi ci aveva dato qualche altro indizio. Insomma, avevo conosciuto
Nova, non avevo conosciuto Julian,
non sapevo ancora quasi nulla di loro due, ma già bramavo la loro storia. La teoria della rivalità, quindi, era
un libro che aspettavo con ansia. Una vera e propria ossessione.
La storia di Julian, Nova e del loro rapporto non è
semplicissima, è un mix di odio, attrazione e sentimenti contrastanti.
Supernova, ventitré anni, è la figlia di Chase Goldsmith e Rebecca (i
protagonisti del primo libro), una ragazza che, nonostante la ricchezza e la
fama della famiglia, è sempre stata semplice, gentile e onesta. Il suo desiderio
è realizzare i sogni altrui, perciò si è trasferita a San Diego per lavorare
come wedding planner a servizio di
un’agenzia.
A San Diego, però, c’è anche Julian Wasserman, uomo di
trentasette anni, affascinante e senza scrupoli, detective privato, che nella
vita lavora per portare alla luce le infedeltà altrui e che con i Goldsmith ha
un conto in sospeso.
In queste circostanze si incontrano Nova e Julian: due
caratteri opposti, due mondi lontani destinati a incrociarsi e a darsi
battaglia. Julian vuole la sua vendetta, perciò rovinare gli eventi di Nova e
la carriera della ragazza sembra proprio ciò che aspettava da tempo. Nova,
però, non ha intenzione di vedere la sua carriera e i suoi eventi in fumo,
anche se a mettersi contro di lei è un detective da cui si sente immediatamente
attratta.
Segreti, bugie, odio, rivalità, sabotaggi, ma anche
fragilità, paure, questioni in sospeso e nuove emozioni. Una passione e un
amore che nasceranno nonostante l’odio o, forse, proprio per questo.
La teoria della
rivalità racconta
una storia di odio e amore, ma anche la storia di due persone che affrontano la
vita condizionati da fragilità, insicurezze o vecchi risentimenti. Non mi
aspettavo il tipo di storia che ho trovato, perciò mi ha stupito e sono stata
ancora più interessata a scoprire le basi da cui si stava partendo e la direzione
presa.
Nova è una ragazza incredibilmente dolce, gentile e
disponibile, forse troppo buona per il mondo che la circonda. È una sognatrice
e crede nell’amore, perciò ama disegnare abiti da sposa, progettare i matrimoni
altrui, vedere le coppie coronare i propri sogni d’amore e sperare lo stesso
anche per se stessa. È ostinata e testarda, però ha anche delle insicurezze,
non si sente all’altezza, sente di essere meno brava degli altri componenti
della sua famiglia e vuole quindi dimostrare di potercela fare da sola, di
poter fare qualcosa di buono. Questa è la sua occasione per dimostrare quanto
vale, ma soprattutto che vale. Nova è un personaggio che vorresti abbracciare,
così tenera, così sognatrice, così pura, così disponibile a spendersi per gli
altri.
Julian è il suo opposto, non è per niente romantico, è
arrogante, sfacciato, cupo, enigmatico. È un uomo che vive di bugie e segreti, guidato
dal rancore e dal desiderio di vendetta, incapace di superare episodi passati
che lo hanno segnato per sempre, quindi deciso ad attuare la sua vendetta.
Sono un uomo che ha imparato ad aspettare. Che
ha onorato ogni singola promessa fatta, al tempo e alla vita. Ho atteso
ventitré anni concedendomi solo tre secondi al giorno per pensare alla mia
vendetta. Per non finire inghiottito dai ricordi, ma senza dimenticarli mai.
[…]È arrivato il momento di saziare questa vecchia fame di riscatto.
Il momento sembra perfetto, le coincidenze che lo portano ad
incontrare Nova sembrano gridare che la sua occasione è arrivata.
Con gli anni il senso di giustizia si appanna,
ma quello di vendetta cresce e rimane latente. Basta poco per farlo uscire. Il
rumore di un bicchiere che cade sul pavimento. Lo scatto di una serratura. Il
ticchettio di un orologio. Il nome di una persona. «La figlia di Chase
Goldsmith.»
Il problema di Julian, però, sarà conoscere Nova e scoprire
che i suoi pregiudizi erano sbagliati, che quella ragazza è così diversa da
quello che immaginava, così bella, innocente e così simile a lui in alcuni
aspetti, che sporcarla con le sue azioni sarebbe terribile. Eppure lui non può
che ascoltare quell’odio covato per tanti anni. Così prosegue ma, ad un certo
punto, non potrà negare di provare qualcosa che rischia di compromettere i suoi
piani.
La desidero come si desiderano le cose
proibite.
Julian odia Nova per la sua famiglia e per questioni passate,
Nova odia Julian perché non fa altro che cercare di sabotarla, provocarla e
metterla in cattiva luce. I due si ritrovano negli stessi posti, con le stesse
persone, per ragioni che talvolta coincidono e altre volte divergono. Cercano
di mettersi uno contro l’altro, agiscono in modo opposto, si scontrano e si
provocano, ma finiscono anche per essere terribilmente attratti. La loro
rivalità è la fiamma che alimenta la loro attrazione, la base da cui nascerà
l’amore. Noi li seguiamo nei loro scontri e incontri, nel loro allontanarsi e
avvicinarsi, nei tentativi di resistere all’attrazione e nella resa ai
sentimenti.
Ogni volta in cui la guardo, dimentico chi è.
Ogni volta in cui penso a lei, dimentico perché la odio.
Il loro sarà un percorso di scoperta reciproca, di nuove
consapevolezze e di maturazione. Impareranno cosa vuol dire amare, cosa vuol
dire trovare una persona che ti dà un motivo per restare. Entrambi resteranno
fedeli a se stessi, ma impareranno a lasciare ciò che è nocivo per far spazio a
ciò che può renderli felici.
«Quale
pensi sia il momento giusto per tornare? »
«Quello in cui trovo
anche solo un motivo per farlo.»
Julian e Nova vivono una rivalità intrigante, che si ammanta
di tensione e alimenta il fuoco del loro amore. La differenza di età
contribuisce a creare ulteriore tensione e differenza, distingue l’esperienza
di lui e l’inesperienza di lei. Eppure Julian e Nova scoprono che, se si
lasciano andare, riescono a capirsi, a intendersi, a scoprire di non essere poi
tanto diversi. Il lettore viene trascinato dalla battaglia dei loro sentimenti,
vede crescere la tensione, vede gli alti e bassi dell’odio e dell’amore e ne
rimane incatenato.
Non si tratta più di un solo bacio. Io ne
voglio infiniti, almeno un milione. Voglio che Julian mi cancelli e riscriva
chi sono. […] Voglio esplodere con lui. Voglio essere la sua supernova.
Più del loro rapporto, però, a colpire di più in questa
storia è ciò che si cela dietro ai due come singoli, ciò che nascondono e ciò
che li condiziona. È soprattutto il passato di Julian a colorare questa storia
di una nota differente, a inserire al suo interno non solo un senso di mistero
che poi sfocerà in una inaspettata rivelazione, ma a dare una profondità e una
marcia in più, a riempire le pagine di riflessioni sui sentimenti di odio,
rancore, vendetta, sulla vita e le sue coincidenze, sulla presa di coscienza
che deriva dall’apertura alla conoscenza e dal coraggio di una diversa
prospettiva.
La vendetta non mi è mai sembrata tanto
dolorosa. Ferisce lei e ferisce me, come un coltello senza manico.
Una narrazione dal POV di entrambi i protagonisti, che
racconta il loro presente ma che mostra anche scorci su un passato- quello di
lui- che mostra le ragioni dietro le azioni presenti. Il lettore si pone
domande sul passato, su ciò che è accaduto e che ha generato tanto
risentimento. Interessante la storia che Paola Chiozza ha intessuto intorno al
personaggio maschile, un uomo tormentato da tante questioni e tanti sentimenti cupi
ma che, pur nel suo carattere complicato, nelle sue azioni talvolta
discutibili, riesce a non farsi mai odiare. Ciò che nasconde lo rende ancora
più speciale. In lui c’è una tenerezza che non emerge, una dolcezza sporcata
dalla vita ma non compromessa per sempre.
Ci sono alcuni elementi che mi sarebbe piaciuto conoscere
maggiormente: avrei voluto più approfondimento nel passaggio dall’odio alla
scoperta del sentimento che cambia tutto, perché mi sono risultate un po’
sfuggenti le basi; mi sarebbe piaciuto
vedere una Nova leggermente meno
ingenua e più reattiva, inoltre avrei voluto vedere più scene in cui si
lasciasse spazio alle interazioni tra Nova e la sua famiglia. Queste però sono
piccole cose che hanno inciso solo in parte nel gradimento generale.
La teoria della
rivalità racconta
una storia di odio e amore, ma anche di due persone che, dal contatto reciproco,
fanno nuove esperienze, collezionano prime volte, imparano dai propri sbagli e
crescono. Una storia che sa lasciare piccole perle, sa essere talvolta profonda
e perfino commovente. Un libro che ho divorato, spinta dalla curiosità e dalla
volontà di non lasciare questi due protagonisti finché non fossi arrivata alla
fine. La storia di Julian e Nova cattura e conquista, per certi versi il loro
percorso cambia anche il lettore. Paola Chiozza riesce a raccontare una storia
che va oltre le apparenze per svelare una profondità che non ti aspetti e
catturare il cuore dopo che ha vissuto una giostra di emozioni.
La
verità è che non ho mai visto niente di più giusto di noi due in questo istante.
Questa assurda perfezione non coincide con i miei piani. Coincide con il
battito del mio cuore stanco.
«Mi odi » dice confusa, spaventata da quello che potrebbe succedere. «Ma
ti comporti come se… »
«Se? »
«Come se
mi desiderassi. »
«Odio e
desiderio non si escludono a vicenda. »
il mio voto
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