Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo de La guerra delle due regine di Jennifer
L. Armentrout, quarto libro della serie Blood
and Ash. Seguendo l’ordine di pubblicazione, la lettura di questo libro
deve collocarsi dopo A shadow in the
ember, cioè il primo libro della serie prequel. Seguire l’ordine di
pubblicazione è fondamentale per cogliere il senso della storia. La recensione
è spoiler – per chi non ha letto i precedenti- solo nella parte in rosso,
segnalata.
Editore: HarperCollins Italia
Autrice: Jennifer L. Armentrout
Pagine: 812
Trama
NATO DALLA DISPERAZIONE DELLE CORONE D’ORO…
Casteel Da’Neer ha provato sulla sua stessa pelle quanto la Regina di Sangue sia astuta e crudele, ma nessuno, nemmeno lui, avrebbe mai potuto prevedere fino a che punto si è spinta: ciò che ha fatto è a dir poco inimmaginabile.
E DALLA CARNE MORTALE…
Niente impedirà a Poppy di liberare il suo Re e distruggere tutto ciò che la Corona di Sangue rappresenta. Con la forza del Primordiale della Vita a guardarle le spalle e l’aiuto dei Wolven, dovrà convincere i generali di Atlantia a combattere la guerra a modo suo… perché a questo punto nessun’altra opzione è possibile se vuole costruire un futuro di pace per entrambi i regni.
UN POTERE PRIMORDIALE RISORGE…
Insieme, Poppy e Casteel devono abbracciare tradizioni vecchie e nuove per salvaguardare i loro cari e proteggere gli indifesi. Ma la guerra è solo l’inizio. Gli antichi poteri primordiali si sono risvegliati, rivelando l’orrore di ciò che era iniziato secoli prima. E forse, per porre fine a ciò che la Regina di Sangue ha cominciato, Poppy dovrà diventare ciò che è stato profetizzato per lei… e ciò che teme di più.
COME PORTATORE DI MORTE E DISTRUZIONE.
1. Sangue e cenere (recensione qui)
2. Regno di carne e fuoco (recensione qui)
3. La corona di ossa (recensione qui)
4. La guerra delle due regine
5 A soul of ash and blood
5.5 Visions of Flesh and Blood: A Blood and Ash/Flesh and Fire Compendium (2024 USA)
7. Untitled
Recensione
*spoiler
nella parte in rosso*
La guerra delle due
regine è il libro in
cui Jennifer L. Armentrout conduce la storia verso la sistematizzazione di
tutte le informazioni e spiegazioni date in precedenza, unendo la trama della
storia principale al suo passato raccontato dal prequel, in vista di un futuro
che finisce per accomunare le due storie, lungo una direzione che si fa sempre
più precisa e definita.
La trama prosegue dove l’avevamo lasciata: Casteel è
prigioniero della Regina di Sangue, mentre Poppy, con i Wolven e gli
Atlantiani, si muove per liberare i territori abitati da Ascesi e mortali dal
controllo della Corona di Sangue. I piani e le strategie portate avanti puntano
a distruggere un potere basato sulle menzogne, ma puntano anche a liberare
Casteel, ormai regnante su Atlantia insieme a Poppy. Tra prigionia, strategie,
sofferenze e combattimenti, Poppy arriverà a scoprire sempre di più sul suo
potere, sui suoi legami familiari e sul suo ruolo all’interno delle vicende del
regno mortale e di quelle delle terre degli dei. Sconfiggere la Regina di
Sangue e il suo potere diventa fondamentale, ma la guerra è solo agli inizi e
tante sono le rivelazioni e le scoperte che renderanno la strada lunga e
complessa.
La novità de La guerra
delle due regine è l’aggiunta del POV del protagonista maschile, non nella
misura di quello femminile, ma interessante per scoprire ciò che accade su
fronti diversi. Ciò che è accaduto in precedenza si presta all’aggiunta di un
POV che finisce per arricchire la storia, regalandoci una visione più ampia
degli eventi ma anche del personaggio in questione.
La storia di questo libro sembra finalmente seguire uno
sviluppo idoneo al racconto di una storia fantasy, tra strategie,
combattimenti, creature fantastiche, magia, un’eroina sempre più forte che
porta avanti una missione, tra regni, spostamenti, scelte difficili,
compromessi e pericoli. Non lasciandosi distrarre dalla parte di coppia,
romantica e passionale (che vedranno più spazio soprattutto dopo le prime
cinquecento pagine), l’autrice riesce a non perdere di vista ciò che davvero
conta all’interno della storia, riesce a concentrarsi su ciò che serve per
portare avanti le vicende rilevanti in modo accattivante e crescente.
È questa la differenza rispetto ai libri precedenti (secondo
e terzo), i quali avevano lasciato spazio ad una descrizione a tratti molto
lenta, che finiva per essere ripetitiva, per divagare, per concentrarsi su
scene e dialoghi che non portavano a nulla, finendo oltretutto per lasciare
troppo spazio alle scene hot.
Sicuramente una buona prima parte di questo libro è più
lenta, ma la lentezza di questo libro ha più senso di quella dei precedenti, è
quella che deriva dal prendersi tutto il tempo per raccontare ciò che accade,
senza però perdersi in chiacchiere e sviluppi inutili. Una lentezza giusta, che
mi ha trascinato senza annoiarmi, ma che sicuramente è da valutare in base alle
aspettative e ai gusti del singolo lettore.
Informazioni, spiegazioni e rivelazioni su questo mondo e su
ciò che c’è dietro trovano lo spazio giusto all’interno di questa narrazione, in
un equilibrio che prima non si era visto, evitando quindi il sovraccarico
eccessivo dei libri precedenti.
Una storia che tiene costantemente in moto la nostra mente, spingendoci
a continue domande, alla formulazione di ipotesi, cercando di collegare tutti i
fili della storia attraverso informazioni passate e presenti.
A mio avviso, lo sviluppo più consapevole e mirato, lo spazio
dato agli eventi più rilevanti, l’equilibrio delle nuove spiegazioni fornite
rendono questo libro il migliore della serie in quanto a tipo di narrazione.
Personalmente ho amato il primo libro, Sangue
e Cenere, e ho apprezzato molto A
shadow in the ember, primo del prequel, perciò La guerra delle due regine, fino ad ora, si posiziona ai primi
posti della mia classifica insieme ai due citati.
La parte romantica, arrivati a questo punto, continua ad
essere molto dolce, al limite dello stucchevole, ma in fondo non dispiace. La
parte passionale aveva avuto troppo spazio nei libri precedenti, qui ha meno
spazio- e ciò si apprezza- ma il racconto dei momenti di coppia continua ad
essere molto incentrato sull’aspetto hot,
riportandolo in scena anche quando non necessario. Questo è un elemento che
potrebbe essere ancora ridotto. In ogni caso, la coppia protagonista fa
stringere il cuore e regala emozioni positive e forti. Un legame che coinvolge
anche il lettore.
In questo libro il legame del lettore con tutti i personaggi
ha modo di farsi sempre più forte e personalmente ho notato che il mio affetto
per i personaggi è cresciuto in un modo molto più intenso e profondo di prima.
Sono entrata ancora di più in empatia con i personaggi, non solo i
protagonisti, e questo mi ha legato ancora di più alla serie.
Poppy ha subito una grande evoluzione: si rivela un’eroina
molto più consapevole di sé, capace di imporsi in modo giusto, di far sentire
la sua voce e la sua forza, tra nuove scoperte, scelte difficili e atti
coraggiosi. Se prima non apprezzavate troppo questa protagonista, probabilmente
adesso rivedrete il vostro pensiero!
Casteel, invece, è il personaggio che sta avendo il percorso
meno valorizzante man mano che va avanti la storia. È stato un personaggio
costruito tra luci e ombre, nella tendenza, però, a valorizzare i lati positivi
e attraenti (in tutti i sensi), e continua ad essere apprezzabile la sua
devozione a Poppy, che si traduce in parole e gesti romantici. Sembra però
avere ormai perso ogni caratterizzazione di sé che non sia legata a Poppy e al
suo amore per lei, sembra ormai costruito solo in funzione di questo amore, che
è una vera e propria devozione. Finisce quindi per essere estremamente dolce-
fino allo smielato- completamente preda dei suoi sentimenti e della sua
passione per Poppy, eccitato per qualsiasi cosa riguardi quest’ultima,
ripetitivo nelle parole che le dedica. Insomma, il suo personaggio, così
intrigante, provocatore, simpatico e affascinante, avrebbe bisogno di ritrovare
la caratterizzazione di un tempo, anche se i fan riusciranno a rimanere
affezionati a lui nonostante tutto.
In questo libro Jennifer L. Armentrout arriva ad intrecciare
la storia della serie principale con quella della serie prequel, legando
passato e presente, unendo ciò che sapevamo con ciò che si sta scoprendo, dando
un nuovo senso e una nuova direzione agli eventi passati. I vecchi dubbi
avranno risposta o inizieranno ad essere più chiari, le storie singole e quelle
collettive si intrecceranno in modo incredibile e talvolta inaspettato. Questa
unione di passato e presente, l’intreccio complesso di vicende e personaggi, i
legami scoperti e le prospettive future finiscono per essere la grande
attrattiva del mondo raccontato dall’autrice, il motivo per cui immergersi in
esso.
Tra strategie, combattimenti, conquiste, scene emozionanti,
legami profondi, sentimenti dirompenti, nuove rivelazioni, scoperte e complessi
intrecci si dipana la storia de La
guerra delle due regine, un quarto libro che riaccende l’entusiasmo e le
aspettative. Per me così è stato!
il mio voto
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